Le origini del nostro motto: Gnōthi Seauton – Nosce Te Ipsum – Conosci te stesso

iscrizione oracolo delfi - conosci te stesso

Lo puoi leggere nell’intestazione di questo sito web perché è il nostro motto e molto probabilmente lo avevi già incontrato centinaia di volte: “Gnōthi Seauton“, tradotto in italiano come “Conosci te stesso“. Ma qual è la sua origine e cosa significa intrinsecamente?

L’oracolo di Delfi

Questo epigramma era inciso sull’ingresso del tempio di Apollo a Delfi, una città greca sulle pendici del Monte Parnaso. Qui aveva sede il più prestigioso oracolo dell’antichità, dove le Pizie, sacerdotesse di Delfi, davano i responsi a chi le interrogava. La massima “Gnōthi Seauton” esortava i visitatori all’introspezione, ad esplorare la propria coscienza, a cercare le risposte dentro di sé e non all’esterno.

Socrate: Il luminare della filosofia greca antica

Numerosi furono i pensatori che si ispirarono a questo aforisma, tra cui Socrate, l’emblema della filosofia antica. Secondo lui, la ricerca della verità, la quale alberga nell’uomo, è possibile solo guardandosi dentro e soprattutto conversando con se stessi e con gli altri. Dal dialogo nasce l’analisi, che non ha un traguardo preciso in quanto ad ogni risposta segue un’ulteriore domanda: il dubbio è la chiave per evolvere ed imparare. La maieutica socratica era il metodo basato sul dialogo con cui il filosofo aiutava il suo interlocutore a ricercare la verità.

socrate io so di non sapere

L’importanza del dialogo per Socrate

Socrate non lasciò niente di scritto perché pensava che la filosofia dovesse essere praticata tramite l’oralità; il confronto filosofico doveva essere continuo e non poteva ammettere un punto conclusivo come invece consentiva di fare la scrittura. Le sue idee vennero tramandate dai suoi discepoli, quali Platone e Senofonte.

Platone: da discepolo a grande filosofo

Anche Platone dava la priorità all’aspetto verbale, ma avvertiva l’esigenza di lasciare traccia delle sue teorie e di quelle del suo maestro. Per questo motivo scrisse meticolosamente, soprattutto dialoghi, nei quali Socrate era il protagonista; in questo modo era possibile conservare elementi fondamentali come l’alternanza delle tesi e la dialettica. Platone diede vita ad un pensiero filosofico unico che costituisce ancora oggi la base della cultura occidentale ed ispira numerosi studiosi. Il platonismo è una filosofia a tuttotondo illustrata dall’autore principalmente attraverso i miti, come il mito della caverna, il mito della biga alata, il mito di Er.

L’interpretazione del responso dell’oracolo

Cherefonte, un compagno di Socrate, una volta consultò l’oracolo di Delfi e chiese se esistesse qualcuno più saggio del suo caro amico. La risposta dell’oracolo fu negativa, indicando che nessuno possedeva una saggezza superiore a quella di Socrate. Questo fatto scatenò poi in quest’ultimo una profonda ricerca speculativa. Socrate era conosciuto per la sua modestia, tanto da arrivare ad affermare una frase che ancora oggi suscita interesse e dibattito: “Io so di non sapere“. L’oracolo sembrava quindi voler dire, in termini paradossali, che colui che sa di non sapere è in realtà il più saggio di tutti.

La ricerca della saggezza di Socrate

Socrate, in seguito al responso dell’oracolo, diede il via ad un percorso di indagine volto a svelare il significato più recondito di quelle parole e a cogliere il significato più autentico della conoscenza, intrattenendo conversazioni con tutti coloro che incontrava ad Atene nella speranza di trovare qualcuno più saggio di lui. Tuttavia, i suoi sforzi furono vani, poiché scoprì che, sebbene molti si professassero saggi, la loro comprensione delle cose era superficiale e per giunta non erano consapevoli della propria mancanza di conoscenza.

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La realizzazione della conoscenza di sé

Attraverso il suo viaggio esplorativo, egli giunse a comprendere che la vera saggezza si trova nell’essere consapevoli di sé. Riconobbe che la propria ignoranza lo rendeva più saggio di coloro che credevano di sapere tante cose e ne facevano vanto. Questa consapevolezza divenne il fondamento del “Nosce te ipsum“, che sottolinea l’importanza della conoscenza di sé e dell’introspezione.

Gli Antichi Romani e lo Stoicismo

I latini rimasero affascinati dalla potente cultura greca e assimilarono quegli aspetti che a loro mancavano. Ereditarono il pensiero filosofico e tradussero l’adagio dell’oracolo di Delfi come “Nosce Te Ipsum” o anche “Temet Nosce“.
Ripresero alcune correnti come lo Stoicismo, di cui Seneca e l’imperatore Marco Aurelio furono due grandi esponenti. Quest’ultimo in particolare sosteneva che l’indagine interiore fosse fondamentale per prendersi cura della propria anima e cercare di vivere in maniera virtuosa.

Nosce Te Ipsum nel cristianesimo

Anche alcuni teologi cristiani rielaborarono il pensiero alla base di questo principio. Il vescovo Gregorio di Nissa sosteneva che attraverso la ricerca di noi stessi si può trovare la luce di Dio; il dialogo, secondo lui, doveva essere con Dio, perché una vita spirituale vissuta nell’incontro con l’Altissimo sarebbe divenuta luminosa non solo per sé, ma anche per gli altri.

Nosce Te Ipsum nella letteratura e nella cultura popolare

Nei tempi moderni questa massima è quanto mai di attualità. Filosofi come Platone, Giovenale, Hegel, Fichte e anche pensatori più recenti hanno approfondito l’idea, attribuendole un grande significato etico e una verità che si applica universalmente.
Molti libri e film si basano su di essa, un esempio famoso è il film The Matrix in cui un cartello con su scritto “Temet Nosce” appare prima che il protagonista Neo varchi le soglie dell’oracolo. Una Pizia di Delfi in chiave moderna, forse? Inoltre ci sono discipline che oggi propongono la conoscenza di se stessi attraverso la meditazione o altre pratiche.

the matrix film - temet nosce

Cosa significa Gnōthi Seauton?

Dopo questo excursus storico non rimane che addentrarci nella vera essenza di questo adagio. La conoscenza di sé parte, proprio come diceva Socrate, dalla ricerca della verità che può essere trovata solo dentro di noi.

La società e il benessere umano

La società in cui viviamo è frenetica e competitiva e ci spinge nella direzione opposta, cioè a tenere lontani i pensieri più profondi deviando l’attenzione sul fare e sul misurarsi con gli altri ad un livello meramente materiale e pragmatico. A volte vogliamo attribuire certi nostri disagi a cause esterne, ma ne siamo davvero sicuri? Non è che spesso la soluzione già la conosciamo nel profondo del nostro animo? Forse basterebbe che ci prendessimo del tempo per guardarci dentro consapevolmente, perché no, magari con un aiuto psicologico da parte di un professionista, se necessario.

Il mondo duale e consumistico

Il mondo odierno è immerso nella dualità, la quale ci impone una visione basata su elementi contrapposti, come ad esempio buono-cattivo, bello-brutto, utile-inutile. Solitamente i mass media incanalano i nostri pensieri e volontà, spingendoci oggi in una direzione e domani magari in quella opposta, impedendoci di scegliere liberamente ciò che è più affine alla nostra vera essenza. Il consumismo e l’accumulo di denaro ci inducono all’insoddisfazione e alla continua ricerca di nuovi bisogni, ma ciò provoca un conflitto nella nostra parte più profonda, l’anima, la quale ci rammenta che noi siamo parte di un Tutto in stretta interconnessione con l’universo.

Uno, nessuno e centomila

Investigare la propria coscienza consente di imparare non solo a conoscersi e ad accettarsi, ma anche a ricongiungere in una singola entità i nostri elementi principali, ovvero corpo, anima, mente e spirito. Per quanto nella vita quotidiana siamo abituati a portare maschere, facendo conoscere alle persone centomila versioni di noi stessi, dobbiamo ricordarci che siamo in realtà esseri umani caratterizzati da una personalità unica ed inimitabile; proprio come la verità, che è una soltanto; mentre la menzogna può assumere infinite forme.

Come mettiamo in pratica il nostro motto

Questo è lo spirito che ha animato lo staff a creare La Ricerca Spirituale. Abbiamo sviluppato vari tipi di test, alcuni dei quali indagano e descrivono nel dettaglio particolari aspetti della personalità dell’utente, mentre altri valutano il suo grado di padronanza spirituale. Questo perché siamo convinti che l’essenza di una persona non possa essere considerata solo sulla base di aspetti pratici e terreni, ma anche sulla base di quelli più autentici nonché trascendentali.

Se risponderai alle nostre domande in modo davvero sincero, senza pensare a ciò che potrebbe essere politicamente corretto o a cosa direbbero gli altri, potrai intravedere nuove sfaccettature del tuo essere e ricevere degli spunti per migliorare e forse anche per iniziare a vivere una vita più profonda ed intensa.

L’introspezione per imparare a conoscersi

Ci auguriamo di stimolare le persone che visitano il nostro sito web ad intraprendere un percorso di risveglio e consapevolezza alla ricerca della verità che risiede al loro interno. Proprio come dei moderni Socrate, attraverso i test, vogliamo instaurare un dialogo con loro per farle riflettere su quegli aspetti che danno per scontati oppure su quelli a cui non hanno mai pensato. Ci piace pensare che gli utenti, mentre rispondono alle nostre domande, stiano conversando con noi e imparando a conoscersi, proprio come faceva Socrate con i suoi concittadini per le strade dell’antica Atene ricordando loro che: “Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso“.

Ora che conosci le origini del nostro motto, non ti resta che conoscere meglio te stesso con i nostri sofisticati test di personalità, creati con grande professionalità tenendo sempre a mente gli insegnamenti dei maestri del pensiero senza tempo come Socrate.

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